giovedì 29 novembre 2007
Brian - Nella memoria
Sono morto?
Il mondo attorno a Brian è diverso dal solito.
Gli alberi gettano ombre più nere, i suoni sono più acuti o più gravi.
L'aria porta il profumo si mille fiori diversi.
Brian si aggira in questo modo così diverso dal solito e sente il vento accarezzare il suo corpo nudo.
Sono nudo?
Che cavolo mi è successo...
Da una macchia di alberi emerge una figura mastodontica, una parodia ipertrofica di un lupo.
L'essere si rivolge a Brian e parla in una lingua così gutturale da suonare fastidiosa.
Il gorgoglio dell'essere cessa e il lupo fissa Brian con occhi di fuoco.
Non c'è paura nel cuore di Brian, non c'è gioia, non c'è smarrimento.
C'è qualcosa di nuovo e potente, qualcosa che si rilaza, come fiamma nuova dalla cenere dell'uomo che Brian era.
"Chi sei?" chiede il lupo
"Brian J Leavingstone, tu?"
"Io sono tuo padre, quello vero."
"Dove siamo?"
"A Pangea."
"Pangea? cos'è?"
"L'inizio di tutto, il luogo da dove tu vieni."
"Sono qui veramente?"
"No, stai solo frugando nella tua memoria. Non è ne un sogno, ne un viaggio. Stai ricordando quello che eri e che sarai, quello per cui sei stato scelto."
"Sono un lupo?"
"Si."
"E adesso che faccio?"
"Adesso ricorda."
martedì 27 novembre 2007
Rischio e Salvataggio
Fa sedere tutti e tre gli occupanti del capanno e intima il silenzio.
Un rapido controllo e scopre che la donna che cerca non c'è.
I tre occupanti sembranano non sapere nulla.
Brautigan avvisa con una chiamata il disguido e fa sapere alla donna al telefono il nome dei tre che ha trovato nel capanno: Rey , Stephen e Jack.
La donna al telefono sottopone ai tre un indovinello e i tre nei 13 minuti a disposizione non riescono a risolverlo.
Provano una reazione, ma Brautigan, abituato alla gente che non sa stare al proprio posto calma subito le acque con un colpo di pistola che ferisce Rey.
I tre vengono accompagnati fuori da Brautigan per finire il suo lavoro: mettere a tacere chi sa troppo.
Mentre l'azione si compie dal bosco emergono due uomini di corsa e colpiscono Brautigan, liberando Rey e compagni dall'impiccio.
lunedì 26 novembre 2007
Brautigan - Incarichi
Già, merda.
E' questo che pensa Brautigan mentre cammina lungo il sentiero.
Un sentiero su per le montagne solo per cercare una tipa... come era il nome?
Mah, gli verrà in mente.
Liliana
Sorride, non ha ancora perso la memoria, anche se 45 anni si fanno sentire.
Il telefono nella tasca di Brautigan vibra.
"Si?" risponde
"Dove sei?" la voce metallica del altoparlante del cellulare ha un tono distaccato.
"Salgo una strada nel bosco."
"Fammi sapere appena arrivi."
"Ok."
Brautigan chiude il telefono.
Poco in lontananza scorge un capanno.
Deve essere li - pensa - facciamo in fretta.
Afferra il ciondolo che porta al collo, apre il meccanismo di chiusura e osserva la foto all'interno.
La bambina con gli occhi azzurri fissa Brautigan dal freddo della pellicola impressionata.
Si sfila il ciondolo, toglie l'anello nuziale dal dito, li mette nel sacchetto di pelle che tiene in tasca e nasconde il sacchetto, per passarlo a prendere a lavoro ultimato.
Estrae la pistola.
Toglie la sicura.
Apre la porta.
Stephen - Il Capanno nei Boschi
Arrivati davanti alla porta del capanno, con un po' di stupore troviamo la troviamo aperta, appena aperta la porta ci colpisce la starna confusione di fogli sul tavolo. Il capanno doveva essere abitato fino a pochi giorni fa, ci sono ancora delle provviste e il posto sembra tenuto decentemente.
"Ehi ma che cavolo sono questi fogli?". La voce di rei mi richiama all'attenzione.
I fogli riportano una serie di sequenze alfanumeriche, apparentemente senza senso, sembrerebbe un codice o il tentativo di decifrarne uno...
"Hei ragazzi che state facendo, perchè curioste fra quei fogli?" La voce di jack mi fa capire che forse è meglio lasciar stare i fogli per non destare troppi sospetti nel nostro ospite. Questo Jack è un tipo strano,chiodo e allstar per girare in montagna. Lui dice di essere finito qui dopo che in una stazione di servizio non lontano gli hanno rubato i portafogli. Ma perchè incamminarsi nel parco e non andarsene in autostop?
Ci sta mentendo, poi dopo aver visto con che razza di orologio da taschino gira, si potrebbe pensare che sia lui un ladro.
Ma Rey e Jack iniziano a discutere, hanno capito che si stanno raccontando un mucchio di balle, intanto la tensione cresce, Jack butta i fogli nel fuoco del camino, Rey cerca di tirali fuori, abbiamo intuito che centrano qualcosa con Liliana, questa è la casa che abbiamao visto nel Sogno...
Rey esce dal rifugio, nella stanza cala il silenzio, l'unico rumore è quello dei nostri stomaci vuoti che mugugnano, è quasi ora di cena.
Passano 15 minuti e Rey non è ancora rientrato. "Vado a cercarlo." Dico a Jack.
Fuori dalla casa non c'è, mi inoltro nel bosco adiacente al rifugio, C'è una luce che proviene dal fitto della vegetazione. Scorgo una figura, enorme, non si direbbe umana
Ma che cazz...
Vedo Rey uscire dal bosco, mi viene incontro, sembra sconvolto. "Ma che cazzo sta succedendo Rey?" gli abbaio contro
Lui non mi risponde, fa cenno di aspettare
Ritorniamo nel rifugio, come prima i 2 iniziano ad accusarsi e la tensione si alza di nuovo. Cerco di abbasssare i toni della discussione (per altro inutile), rivelo a Jack parte del motivo del nostro viaggio "Stiamo cercando una ragazza, Liliana. E' una nostra amica ed è scomparsa circa due mesi fa, sappiamo che delle volte si recava in questo posto."
La porta si spalanca, entra nella stanza un uomo, abito scuro, faccia rude, PISTOLA ALLA MANO.
CAZZO!!!
Scritto da Pontazza
venerdì 23 novembre 2007
Toumas e Dean - Salvataggio
"Bella la luna, nè Tuomas?!" dice Dean soapirando, quando vede di colpo una macchina della polizia...
cavoli, il gestore ha chiamato gli sbirri... anche io però a darli i miei dati reali... pensa la mente del giovane meccanico
Subito i due si catapultano fuori dalla finestra e salgono di fretta sulla Mini elaborata... e di corsa con l'acceleratore a tavoletta partono in quarta verso un luogo inprecisato, ma di sicuro il più lontano da questo motel...
"Andiamo verso casa" esclama Tuomas..
"Non mi sembra una buona idea portare la polizia verso l'unico luogo sicuro che abbiamo" lo corregge Dean
Sirene in lontananza
"La foto!!" esclamano i due...
Entrano in un vicolo e osservano l'immagine.. "la montagna sullo sfondo sembra familiare... è nel parco delle Montange rocciose..." osserva Tuomas, "dirigiamoci lì.." continua...
Oramai le sirene sono lontane, sembrano essersi dimenticate della Mini che corre nella notte...
Solo un ostacolo si pone di fronte a loro: il cancello del parco...
Dean apre il baule, prende la cassetta degli attrezzi e sfonda con violenza la serratura della cancellata.
Ora il motore della Mini romba sui tornati del parco fino al primo parcheggio.
Di corsa parcheggiano e iniziano a percorrere un sentiero.
Mentre percorrono una strada a caso Dean si blocca di colpo: Questo odore... Ma è sangue... e quest'altro è particolare, non l'ho mai sentito, ma è inconfondibile: è paura...
Dean parte a capofitto nel bosco in direzione dell'odore...
Tuomas non capisce cosa sta succedendo: Come mai Dean si è messo a correre senza motivo?? E quasta sensazione?? Cos'è quell'ombra dietro a Dean?? E' Fred e lo sta inseguendo!! e senza nemmeno pensarci si ritrova anche lui a correre a perdifiato nel bosco...
Ad un tratto in una piccola radura i due compagni vedono tre uomini; uno è ferito alla spalla e gli altri due tremano di paura...
Un'altra figura li osserva e punta la sua pistola su di loro...
Nella mente di Dean tornano alla mente le parole di Liliana...
si lancia sull'uomo con in mano un cacciavite e...
Ora Dean e Tuomas osservano il corpo dell'uomo a terra.
Sangue.
Sono attoniti...
Non possono più tornare indietro...
Scritto da ...Sym...
giovedì 22 novembre 2007
Toumas e Dean - Liliana
Toumas e Dean si aspettavano qualcosa di più cinematografico, che so, una cartina di Denver con foto incollate e stralci di giornale.
Almeno avrebbero saputo che la donna, Liliana, a cui sembrano legati, stava tramando qualcosa.
Invece nulla, la classica stanza di un motel, con nature morte e la TV via cavo.
"Non vi aspettavo." dice Liliana, mentre esce da quello che sembra essere il bagno.
"Abbiamo trovato questi." e Toumas butta i cerini sul tavolino al centro della sala.
"Bhe, sedetevi" dice Liliana, indando due sedie.
"Che vuoi da noi?" sbotta Dean.
"Io? - sorride - nulla."
"Ma alllora..." la voce di Dean è fermata dal tono e dalla mano alta di Liliana.
"Dovete salvare due persone i pericolo. So che avete preso la vita di alcuni, ora vi viene chiesto di pagare lo scotto e salvarne altre."
Il tono non lascia spazio per ribattere.
"E dove dovremmo andare?"
"E che ne so io? siete cacciatori, cercateli."
Cacciatori?
Dopo pochi minuti i due sono sulla strada.
"Dove andiamo?" chiede Dean.
"E che ne so?"
Fottuti cerini - pensa Toumas e ne prende uno per accendersi una sigaretta.
La mano si chiude su qualcosa di duro, che nella sua tasca prima non c'era...
"Una foto..." sussurra Toumas
Dean si sporge verso di lui e osserva l'immagnie:
La foto di un capanno nei boschi.
Dean - Incontro con Toumas
'Dean mettit..'
Mi giro di scatto, impugnado la mia vera unica amica, è Toumas, mi guarda torvo come se si aspettasse la mia reazione
'scusa..sono un pò agitato'
abbasso la mano tremante, accarezzo nervosamente il revolver
'non preoccuparti' -risponde ' Dicevo che sarebbe meglio dormire..' -sospira
'Domani ci aspetta una giornata impegnativa'..
Quello sconosciuto fattone, solitario, dannato,ricercato, ladro e forse assassino in camera con me ha dannatamente ragione..
Non lo giudico.
E come un figlio ubbidiente che riceve un caldo invito di una buonanotte dalla madre, mi corico aspettando che il vento di fuori soffi via almeno per questa notte, quegli incubi tanto temuti, ..quegli incubi.. a cui domani darò la caccia..
Scritto da Manthys
Toumas - Un strano tipo
se nn era lui probabilmente lo avrei già sistematio per le feste...
e adesso per colpa sua mi ritrovo a girovagare nella periferia di una città che nn conosco alla ricerca di un uomo posseduto dallo spirito di Fred che mi vuole morto...davvero ottima come situazione direi...
per lo meno adesso però so cosa devo fare e che anche almeno una persona può aiutarmi, Liliana...se nn fosse per lei credo che a questo punto sarei impazzito sul serio, purtroppo però mi sono dimenticato di chiederle dove posso rintracciarla, ma adesso sono stanco di cercare...torno a casa a dormire...spero solo che per sta notte mi lasci stare, così domani penserò meglio cosa fare.
Mmhhm...è già mattina meno male che stanotte sono riuscito a dormire 5 ore!! erano secoli che non dormivo così!
Vado a fare colazione al bar, che il frigo è vuoto co0me sempre...almeno così posso pensare il da farsi in un posto un po tranquillo..."una birra media e un Hot Dog grazie"comincio a mangiare con avidità studiando tutte le opzioni...ma sono tutte troppo assurde da poter prendere seriamente in considerazione...e alla fine, assurdo per assurdo, andiamo da nu prete...magari se ricevo il Suo perdono siceverò anche il suo, dopotutto sono pentito veramente per qualleo che ho fatto.
Mi dirigo verso la priam chiesa che trovo e chiedo di parlare col parroco ma dopo che gli ho raccontato tutta la storia intuisco palesemente che nn mi crede...e mi dice..."nn posso perdonarti colpe che ti sei" io un po scazzato rispondo"vabbè...mi accontento", e l' unico altro consiglio che mi ha dato è stato qualcosa tipo"ti conviene farti vedere da nuo specialista"...col cazzo!! io nn ci vado da uno strizzacervelli!!
Torno a casa rassegnto pensando un modo per contattare Liliana ma sembra essere come scomparsa...o più semplicemente cercare una persona che conosci malapena a Denver nn deve essere la cosa più semplice, speriamo solo di rincontrarla..
E' proprio vero che se nn hai un caxxo da fare il tempo nn passa mai...sono solo le tre di pomeriggio, che palle, e in casa nn cè nessuno...ci fosse almeno Sara, almeno potrei falcheggiare un po per ammazzare il tempo...
All' improvviso un urlo fortissimo fuori dalla casa lacera il silenzio...
mi alzo di scatto e corro fuori urlando"HEI!! MA CHE CAZZO STA SUCCEDENDO QUA FUORI!!!"
quando esco vedo un uomo vicino al bosco che sta urlando come un maledetto tenedosi la testa con entrambe le mani, nn riesco ad avvicinarmi che il lamento cessa e l' uomo si accascia a teraa privo di sensi.
"Sarà uno dei soliti tipi strafatti che conosce mio fratello" e lo porto in casa di peso...ma più lo guardo più mi ricorda quacuno che ho già visto...ma certo! il tizio del sogno di stanotte! sarà meglio riuscire a parlagli un attimo.
Appena si sveglia e un po spaesato, anzi, agitato e abbastanza scontroso e mi urla"chi cazzo sei!!cosa cazzo ci faccio qui!!" dopo i dovuti chiarimenti si calma...dice di chiamarsi Dean, e anche lui sta scappando da qualcuno...di più nn vuole dirmi...e io nn insisto...
a un certo punto entra l' amico strafatto di mio fratello...è talmente strafatto che si accascia a terra sul pavimento, e insultandolo un po lo porto nella sua stanza.
mentre lo trascino vedo che qualcosa gli cade dalla tasca, è un paccetto di cerini di un motel in città...lo guardo un' attimo e vedo che al suo interno è scritto un nome..."Liliana"...un po sconcertato leggo il nome più volte poi pensando torno da Dean...
Scritto da Emppu
giovedì 15 novembre 2007
Rey - Montagne Rocciose
Finalmente sono riuscito a dormire una notte intera. Da quando siamo partiti da Boston è stata una faticaccia…
E adesso dobbiamo ripartire alla ricerca di un bivacco uguale a tutti gli altri sparso nel parco delle Montagne Rocciose alla ricerca di Liliana…
“Buon giorno Stephen. Pronti a partire? Prima di andare direi di fare una buona colazione e di prendere un po’ di viveri e qualche attrezzatura visto che non so quanti giorni ci vorranno.”
Fatta la spesa siamo pronti. Speriamo bene e, soprattutto, speriamo di non trovare intoppi.
Bene qui dobbiamo lasciare la macchina e proseguire a piedi.
Sarà meglio prendere una cartina del parco.
“Hei scusi… ranger Smith… percaso mi sa dire dov’è questo bivacco?” e gli mostro la foto.
“Mhhh…. Mi facci pensare…. Potrebbe essere quello che si trova sul sentiero 10 però sono tutti uguali. Non ne sono certo…”
“Grazie 1000”
…
“Stephen ho preso un paio di cartine del parco e ho chiesto al ranger dove si potrebbe trovare il bivacco. Mi ha indicato il sentiero 10. Direi di incamminarci.”
…
“Ormai sono 3 ore che camminiamo. Direi di fare una pausa e di mangiare qualcosa”
“OK.”
Zaini a terra e panini alla mano
O caXXo ma chi è sto sfigato che viene sulle montagne rocciose con le all star rosse e lo spolverino di pelle… sarà qualche maledetto fattone o alcolizzato o accattone… speriamo non si fermi e non attacchi bottone.
"Hei come va? tutto ok?"
Ecco, appunto
Scritto da Mercurio2007
Jack - Fuga
Corro, corro...
L'aria mi brucia i polmini mentre corro allo stremo delle forze.
Rientro in città con un mezzo di fortuna.
La mia mente cerca un nascondiglio...
Chi cazzo?
Un uomo alto 2 metri e mezzo mi attende in mezzo alla strada, mi ferma, mi conosce.
"Jack dove vai?"
Io rispondo che non ne ho idea, non so dove fuggire.
Lui mi dice che forse dovrei cercare risposte dall'unico che posso ritrovare.
L'uomo con lo sguardo da bestia.
"Ok" rispondo e sono già in movimento.
Mi ferma.
Mi regala un'orologio.
Un'orologio da 10000 $? e che segna un'ora casuale... cazzo è babbo natale?
Lo prendo e scappo.
Cazzo un orologio che segna ore a caso!
Capisco solo una cosa, che me ne devo andare in fretta.
Si fotta anche il tipo cattivo, si fottano le risposte, io me ne fuggo nei boschi.
Aspetto tempi migliori e poi mi farò rivedere.
Prendo la strada nei boschi, la più nascosta del parco delle Montagne Rocciose.
Sono solo nel nulla e in chi incappo?
Due idioti in gita. Fingiamo di essere amichevoli.
"Ehi come va? tutto ok?"
Mah che facce da babbi!
mercoledì 14 novembre 2007
Jack - Arresto
Nella stanza buia non c'è più neppure il suo profumo.
"Ehi Jack!" urla Fred, mentre lo vede entrare nella stanza dell'ostello
"Ciao ragazzi, mi sa che dovete pagare..." eh già, Jack ha vinto la scommessa, la ragazza c'è stata.
Poco importa quello che gli è costato, lui lo ha voluto, fino in fondo.
Il rumore di una porta che si chiude, solo un frammento prima del risveglio.
Oscurità, è ancora notte.
Jack accende la luce, c'è uno nuovo nella stanza, sdraiato sotto le coperte, ma Jack non vede il ritmico alzarsi e abbassarsi del torace.
"Ehi amico..." nessuna risposta.
"Ehi.." le parole sono interrotte dalla scoperta della verità: l'uomo è morto.
Il grosso problema è che non è un uomo comune, è l'uomo che lui ha contribuito a uccidere!
E' un flash.
Le sirene, la fuga nella notte, il tentativo di nascondersi.
Poi l'arresto, l'interrogatorio, il poliziotto buono e quello cattivo.
Poi in cella, nessuna possibilità di fuga.
Jack non sa cosa fare, l'uomo col gessato gli ha fatto una proposta folle, ma è l'unica possibilità di uscire da li:
"Eliminami una persona e ti salvo dalla galera a vita, o dalla morte."
Jack è combattuto, non è un assassino, poi ha un'idea:
Fingerò di starci, e avviso il tipo della fine che rischia, poi mi dileguo.
"Ok, chi è?"
"Una donna che conosci."
La donna è ferma davanti a lui, la notizia che Jack gli ha dato non l'ha turbata.
"So che c'è gente che mi vuole male, so che nella nostra organizzazione non tutti si amano tra loro. Spesso, l'unico modo per superare un concorrente è eliminarlo."
Jack sperava che lei gli si buttasse al collo per ringraziarlo, per chiedergli di rimanere con lei.
"Ti posso dire solo una cosa - prosegue lei - sparisci, se non vuoi se la prendano con te."
Ti prego, dimmi che non è vero, che vuoi che rimanga con te...
La donna non dice altro e si volta.
"Aspetta..." sussurra Jack.
Lei si gira ancora verso di lui.
"Sappi, che sei l'unica che ho mai amato." poi la bacia sulla fronte
Addio, amore
Poi si volta e scappa, mentre le lacrime gli rigano il viso.
lunedì 12 novembre 2007
Jack - Il cuore
Jack non percepisce neppure il movimento della gamba, gli basta sentire il suono sordo di uno stivale che fracassa le ossa, per sapere che ha fatto una cazzata.
Jack ha abbordato la ragazza per scommessa, in un bar del centro di Denver, solo che non gli è mai passato per la testa che forse è la ragazza che ha abbordato lui.
Lui l'ha difesa dai due palestrati che la volevano, l'ha difesa nell'unico modo in cui è riuscito, prendendosi mazzate.
Poi lei l'ha portato in casa sua, una vecchia casa fuori città e li gli ha fatto una proposta che Jack non poteva rifiutare; il succo della proposta? "Se mi vuoi devi prima farmi un favore."
Lei non aveva la faccia da puttana, solo che si comportava da tale.
Così lui ha accettato.
Adesso sa che accompagare l'uomo col cappotto di pelle fuori dal centro era una scusa per metterlo da solo, contro quel cazzo di animale su due zampe.
Jack non ha mai visto uno darne tante senza battere ciglio.
Così il tizio rimane per terra, in una pozza di sangue e Jack non sa che fare.
L'unica idea che ha in mente è chiedere al tipo che l'ha pestato: "E adesso?"
"Adesso se vuoi il compenso seguimi" risponde lui.
Jack pensa che è meglio sparire.
Mentre si sdraia con lei sul letto sa di aver fatto una cazzata, poco fa in città, ma tutto sparisce spazzato via dallo splendore del suo sorriso.
Adesso Jack sa che nulla nella suo vita ha avuto senso, a parte questo incontro.
Potremmo dire: "Bhe amico, sei cotto. Cotto di una poco di buono."
Coì le parole escono da solo dalla bocca di Jack, mentre lei gli chiede se la difenderà per sempe:
"Si, ti difenderò per sempre, qualunque cosa io debba fare."
Adesso Jack ne è sicuro.
Sta notte ha fatto una gran cazzata.
venerdì 9 novembre 2007
Hugh - Incontri nella Notte
Pungente…
con un retrogusto quasi agrodolce…
diverso per ognuno, ma inconfondibile con gli altri..
Paura…
L’aria ne è piena…
Insieme all’odore di carne fresca…
Carne fresca…
sempre a combattere fino alla fine dei giorni o fino alla vittoria…
“Buona sera, mi gironzoli sempre intorno… Vero?” dice Hugh al suo avversario
Qui non c’è l’odore della paura e nemmeno della carne…
qui tutto sembra essere fermo..
sembra che "qui" non esista…
“Che bella la luna…” commenta,
“Già, stupenda” attacca l’atro…
“Non credo che ci riusciresti” dice con tranquillità l’altro…
Un ululato nella notte
E guardando la luna, abbandona questo mondo
martedì 6 novembre 2007
Harry - Scarpe Rosse
Dall'altra parte della strada, ben distante da lui un tizio è a terra in una pozza di sangue.
Sopra di lui un uomo dagli occhi bestiali lo sta colpendo ripetutamente al volto.
La cosa non disturba granchè Harry, alla fine la violenza ha sempre fatto parte del suo mondo.
Quello che lo disturba invece e il ragazzo con le All Star rosse che sta osservando la scena con una faccia da ebete.
Non è la faccia in se stessa, ne il ridicolo colore delle scarpe, è quell'aura bizzarra che gli balena a tratti alle spalle.
"Prevedo grossi guai per quel tipo." dice l'altro a fianco di Harry.
"Dici?" bofonchia Herry mentre beve un sorso di caffè.
"La vedi vero?" sogghigna l'uomo senza caffè, mente butta a terra la cenere.
"Quindi?"
"Ah, è roba pericolosa. Roba che ti fa diventare matto alla fine."
"Mah, sarà quello che sarà. Credi non sia un caso?"
"Ah, un caso? Nulla è casualità."
Harry cammina lentamente attraverso la strada, mentre le macchine gli sfrecciano a fianco.
Arriva sul marciapiede opposto e osserva la scena più da vicino.
La bestia si è rialzata e se ne sta andando senza dire una parola al tizio con All Star.
Harry sente la paura nel ragazzo con le scarpe rosse.
Scarpe rosse - pensa Harry - che sia un caso?