Arcer ascolta quello che i due hanno da dire.
Dopo alcuni minuti di spiegazione Arcer alza la mano e ferma Rey.
"Si, ok, vedo che non volete dirmi la verita."
Rey prova a ribattere ma Arcer lo zittisce
"Ci sono abituato, non siete i primi e non sarete gli ultimi a mentirmi."
Arcer sia alza ed va verso il bancone, dice qualcosa a Camille, poi torna da Rey e Jack.
"Vedete, Teddy mi manda a volte gente come voi, inesperti direi, perchè io gli spieghi alcune cose. Teddy è bravo, ma non ha mai avuto pazienza."
"Ci ha detto - si intromette Jack - che sono dieci anni che non vi vedete."
"E' vero, ma a volte manda i nuovi qui a Parigi, a cercarmi. Di solito mi trovano e gli spiego come va il mondo."
"E se non ti trovano?" chiede Rey
Arcer sorride e non fa caso alla domanda.
"Voi credete di essere speciali? Credete che avere dei poteri speciali sia figo, roba da super-eroi? Bhe non è così, nel caso migliore essere specili ci rende solitari e misantropi, come me o Theodore, nel caso peggiore ci rende folli e esaltati."
"Noi non siamo esaltati!" risponde Rey
"Ah no? perchè inseguire nella folla un tizio con la pistola in mano non è da esaltati?"
Rey abbassa la tesata e non risponde.
"Io vi posso dire che le vostre idee sono sbagliate, credete di potere controllare quello che siete? Bhe non è così. I nostri poteri non sono dotati di interruttore, non si controllano e non si spengono o accendono. Ci sono. Punto. E ve ne dovreste fare una ragione."
"Ma, Theodore riesce a controllare le cose che fa..." interviene Jack.
"Non avete capito nulla di Theodore, ma avrete tempo per capire. La nostra priorità adesso è capire chi siete."
"Io sono Jack Ghilmoure e..."
"Cazzo amico, non il nome, chi sei dentro, cosa sai fare."
"Io non so fare nulla. Cioè in passato ero in grado di capire tutte le lingue e di proiettare i miei pensieri, ma adesso non so fare niente."
"Strano, e tu?"
"Io vedo le persone nei sogni e credo di potere interagire con loro o con il sogno stesso. Già a Boston mi era capitato."
"Bene, abbiamo un punto di partenza."
Arcer finisce il bicchiere e si alza.
"E tu, cosa sai fare?" chiede Jack
"Io?" sorride
"Si, che cosa fai di speciale?"
Arcer butta una banconota sul tavolo, poi risponde alla domanda.
martedì 29 gennaio 2008
sabato 26 gennaio 2008
Rey e Jack - La lettera di Theodore
Nel vicolo Rey e Jack guardano il distintivo che Arcer punta verso di loro.
Arcer punta la pistola nella loro direzione e ripete la domanda:
"Chi siete voi due?"
Il suo accento francese fa suonare strane le parole della frase, e il suo tono rabbioso amplifica l'effetto.
"Rey e Jack - dice Jack - non so chi fosse l'uomo che inseguivi, non sapevamo che tu fossi..."
"Un polizziotto - lo interrompe Ray - ci manda Theodore."
Sul volto di Arcer si dipinge un espressione stupita.
"Theodore..."
"Si ci ha dato un busta - dice Jack - per te e..."
"Come mi avete trovato?" Arcer mette via la pistola.
"Ti ho visto in sogno" dice Rey
"In sogno? Cosa siete?"
"Siamo uomini, lavoriamo per Theodore - risponde Jack mentre si alza da terra - non volevamo crarti problemi, solo ti abbiamo visto fuggire e temevamo che..."
"Non servono giustificazioni. La busta?" Arcer allunga una mano verso di loro.
Rey estrae la busta dalla tasca della giacca e la passa a Arcer.
Jack guada Arcer, è vestito in borghese, forse è un investigatore.
La maglietta di Superman si nota appena, indossata sotto una camicia di lana sbottonata fino a metà e un giubbotto senza maniche.
Ha un aspetto trasandato e la barba non curata lo fa sembrare tutt'altro che un polizziotto.
Lavora in incognito, forse è un inflitrato, cazzo gli abbiamo fatto giocare la copertura.
Arcer apre la busta e sfila un biglietto di colore rosso spento.
Lo legge in pochi secondi poi se lo infila in tasca dei calzoni e butta la busta in un cassone di metallo.
"Seguitemi, dobbiamo parlare."
Rey e Jack lo seguno e Arcer li guida in un vecchio locale pieno di fumo e con le luci basse.
Una donna sui cinquanta va verso di loro.
"Philippe, qual buon vento?" dice in francese.
"Non è mai buono il vento Camille, ci porti da bere?"
Camille si avvicina ad Arcer e gli sussura in un orecchio.
"Sono sbirri? Sei nei guai, se vuoi..."
Arcer la interrompe con un gesto della mano.
"Tutto ok - sussurra - portaci solo da bere."
Camille si allontana e Arcer si sporge verso i due:
"Non sanno nulla... di quello intendo. Niente cazzate ok?"
I due fanno un cenno si assenso col capo.
"Adesso raccontatemi come avete conosciuto Teddy."
Jack sorride.
Teddy, gli da un immagine da orsacchiotto.
"E' un storia lunga." dice Rey.
"Ho tempo, inizia."
E Rey inizia a raccontare una storia che parla di Theodore, ma non dei Lupi e del mostro dentro Jack.
Arcer punta la pistola nella loro direzione e ripete la domanda:
"Chi siete voi due?"
Il suo accento francese fa suonare strane le parole della frase, e il suo tono rabbioso amplifica l'effetto.
"Rey e Jack - dice Jack - non so chi fosse l'uomo che inseguivi, non sapevamo che tu fossi..."
"Un polizziotto - lo interrompe Ray - ci manda Theodore."
Sul volto di Arcer si dipinge un espressione stupita.
"Theodore..."
"Si ci ha dato un busta - dice Jack - per te e..."
"Come mi avete trovato?" Arcer mette via la pistola.
"Ti ho visto in sogno" dice Rey
"In sogno? Cosa siete?"
"Siamo uomini, lavoriamo per Theodore - risponde Jack mentre si alza da terra - non volevamo crarti problemi, solo ti abbiamo visto fuggire e temevamo che..."
"Non servono giustificazioni. La busta?" Arcer allunga una mano verso di loro.
Rey estrae la busta dalla tasca della giacca e la passa a Arcer.
Jack guada Arcer, è vestito in borghese, forse è un investigatore.
La maglietta di Superman si nota appena, indossata sotto una camicia di lana sbottonata fino a metà e un giubbotto senza maniche.
Ha un aspetto trasandato e la barba non curata lo fa sembrare tutt'altro che un polizziotto.
Lavora in incognito, forse è un inflitrato, cazzo gli abbiamo fatto giocare la copertura.
Arcer apre la busta e sfila un biglietto di colore rosso spento.
Lo legge in pochi secondi poi se lo infila in tasca dei calzoni e butta la busta in un cassone di metallo.
"Seguitemi, dobbiamo parlare."
Rey e Jack lo seguno e Arcer li guida in un vecchio locale pieno di fumo e con le luci basse.
Una donna sui cinquanta va verso di loro.
"Philippe, qual buon vento?" dice in francese.
"Non è mai buono il vento Camille, ci porti da bere?"
Camille si avvicina ad Arcer e gli sussura in un orecchio.
"Sono sbirri? Sei nei guai, se vuoi..."
Arcer la interrompe con un gesto della mano.
"Tutto ok - sussurra - portaci solo da bere."
Camille si allontana e Arcer si sporge verso i due:
"Non sanno nulla... di quello intendo. Niente cazzate ok?"
I due fanno un cenno si assenso col capo.
"Adesso raccontatemi come avete conosciuto Teddy."
Jack sorride.
Teddy, gli da un immagine da orsacchiotto.
"E' un storia lunga." dice Rey.
"Ho tempo, inizia."
E Rey inizia a raccontare una storia che parla di Theodore, ma non dei Lupi e del mostro dentro Jack.
venerdì 25 gennaio 2008
Rey e Jack - Arcer
Jack osserva la folla con attenzione, cerca di notare l'uomo con la maglietta di superman.
Dopo pochi secondi lo nota, si muove con circospezione, tenendo d'occhio tutto attorno.
Jack da un colpo di gomito sul braccio di Rey e glielo indica con la testa.
"Dove?" chiede Rey
"La, cazzo non lo vedi, sotto la torre!"
"Jack, che dici? siamo a 400 metri dalla torre ed è pieno di gente! Come lo posso vedere."
Jack ci rimane male, lui l0 nota perfettamente.
"Seugimi cieco!"
I due si muovono tra la folla, giunti a pochi metri da Arcer quello si gira nella loro direzione.
Rey e Jack si fermano, facendo finta di guardare la torre.
Senza preavviso Arcer cominci a correre nella direzione opposta a quella di Jack e Rey.
"Corri Jack!" grida Rey e i due iniziano a inseguirlo.
Arcer si muove veloce tra la folla e infila la mano dietro la schiena.
"Ha una pistola!" grida Jack.
Rey corre più veloce e mentre Arcer si infila in un vicolo lui spicca un salto e lo placca.
Arcer e Rey rotolano per qualche metro.
Jack svolta l'angolo del vicolo e li vede a terra.
Arcer si alza e punta la pistola verso i due urlando qualcosa in francese.
Jack si immobilizza e grida a Rey di stare a terra.
In fondo al vicolo un ombra in fuga svolta l'angolo.
"Siete inglesi - girda Arcer in inglese - dannati figli di puttana che cazzo volete! Siete sui complici?"
I due si guadano stupiti.
"Rispondete cazzo o vi sparo!"
"Di chi?" chiede Rey
"Di quel bastardo spacciatore di merda!" Arcer estrae un distintivo.
"Cazzo" dice Rey e guarda Jack
Dopo pochi secondi lo nota, si muove con circospezione, tenendo d'occhio tutto attorno.
Jack da un colpo di gomito sul braccio di Rey e glielo indica con la testa.
"Dove?" chiede Rey
"La, cazzo non lo vedi, sotto la torre!"
"Jack, che dici? siamo a 400 metri dalla torre ed è pieno di gente! Come lo posso vedere."
Jack ci rimane male, lui l0 nota perfettamente.
"Seugimi cieco!"
I due si muovono tra la folla, giunti a pochi metri da Arcer quello si gira nella loro direzione.
Rey e Jack si fermano, facendo finta di guardare la torre.
Senza preavviso Arcer cominci a correre nella direzione opposta a quella di Jack e Rey.
"Corri Jack!" grida Rey e i due iniziano a inseguirlo.
Arcer si muove veloce tra la folla e infila la mano dietro la schiena.
"Ha una pistola!" grida Jack.
Rey corre più veloce e mentre Arcer si infila in un vicolo lui spicca un salto e lo placca.
Arcer e Rey rotolano per qualche metro.
Jack svolta l'angolo del vicolo e li vede a terra.
Arcer si alza e punta la pistola verso i due urlando qualcosa in francese.
Jack si immobilizza e grida a Rey di stare a terra.
In fondo al vicolo un ombra in fuga svolta l'angolo.
"Siete inglesi - girda Arcer in inglese - dannati figli di puttana che cazzo volete! Siete sui complici?"
I due si guadano stupiti.
"Rispondete cazzo o vi sparo!"
"Di chi?" chiede Rey
"Di quel bastardo spacciatore di merda!" Arcer estrae un distintivo.
"Cazzo" dice Rey e guarda Jack
mercoledì 23 gennaio 2008
Rey - Visioni
Jack e Rey dormono nei loro letti a Parigi.
L'aereo è atterrato poco più di cinque ore fa, e il fuso orario li ha buttati a terra.
Da quando sono arrivati la testa di Rey sembra piena di spilli.
Rey si sveglia, è sdraiato in una aiuola degli Champs-Elysées.
In lontananza una campana suona undici rintocchi.
Il cielo è nero e minaccia pioggia.
Rey si alza e si guarda attorno, una marea di persone gira attorno a lui, ma nessuno lo guarda.
I colori delle persone sono sbiaditi, come se fossero dei fantasmi.
Poi dalla folla emerge un uomo, lui non ha i colori sbiaditi.
Indossa una maglietta di superman, scolorita e piena di buchi.
Rey lo osserva, non ha dubbi è Arcer.
Si sveglia di colpo, è nella sua stanza, con Jack.
"Jack - lo scuote - so dove trovare Archer!"
Sono le dieci di mattina e il cielo si sta annuvolando.
"Dobbiamo andare agli Champs-Elysées, per le undici!"
"Che diavolo... - si sfrega gli occchi - Cosa? Sai dov'è?"
"Vestiti, per strada ti spiego, non abbiamo tempo!"
Una lontana campana suona undici rintocchi e Jack e Rey guardano la folla, attendendo Arcer.
L'aereo è atterrato poco più di cinque ore fa, e il fuso orario li ha buttati a terra.
Da quando sono arrivati la testa di Rey sembra piena di spilli.
Rey si sveglia, è sdraiato in una aiuola degli Champs-Elysées.
In lontananza una campana suona undici rintocchi.
Il cielo è nero e minaccia pioggia.
Rey si alza e si guarda attorno, una marea di persone gira attorno a lui, ma nessuno lo guarda.
I colori delle persone sono sbiaditi, come se fossero dei fantasmi.
Poi dalla folla emerge un uomo, lui non ha i colori sbiaditi.
Indossa una maglietta di superman, scolorita e piena di buchi.
Rey lo osserva, non ha dubbi è Arcer.
Si sveglia di colpo, è nella sua stanza, con Jack.
"Jack - lo scuote - so dove trovare Archer!"
Sono le dieci di mattina e il cielo si sta annuvolando.
"Dobbiamo andare agli Champs-Elysées, per le undici!"
"Che diavolo... - si sfrega gli occchi - Cosa? Sai dov'è?"
"Vestiti, per strada ti spiego, non abbiamo tempo!"
Una lontana campana suona undici rintocchi e Jack e Rey guardano la folla, attendendo Arcer.
Brian - Il Totem
Serata importante quella appena passata al bar di Maxwell.
Tutta sera a discutere su quale lavoro fare per sbarcare il lunario e, nel contempo, ad avere tempo libero a sufficienza.
C'e' chi vuole fare il meccanico, chi aprire un negozio di fumetti e chi un sexy shop ... vabbe', andremo a cercare un po' di opportunità di lavoro e costi su Internet e decideremo nei prossimi giorni.
Sì, decideremo più avanti perche' domani e' un giorno troppo importante...
Il Totem, dobbiamo avere un Totem!
Il giovane branco di High Hopes deve riuscire a portare a termine una prova che il Puma, visto nel mondo delle ombre, ci dirà di fare.
Il mattino successivo, dopo aver distrutto alcuni insignificanti ragnetti che cercavano di chiudere il nostro locus, incontriamo il Puma....
La prova consisterà nel riuscire a catturarlo.....
Un flash nella mente ci fa capire che il posto prescelto per la caccia il territorio dei Fieri figli della Montagna.
Io e Toumas partiamo alla volta del loro territorio mentre il valoroso Dean resterà a guardia del nostro territorio.
La ricerca del Puma e' perigliosa e irta di difficoltà....
Il mondo delle ombre ci presenta prove di inaudita severità: scalate, salti nel vuoto sopra torrenti di lava, corridoi più bui del nero ....
Ma alla fine la prova e' superata....
Il Puma sarà il nostro Totem!
Il primo grande successo per il giovane branco di High Hopes!
Scritto da pippolomazzo-fra
Tutta sera a discutere su quale lavoro fare per sbarcare il lunario e, nel contempo, ad avere tempo libero a sufficienza.
C'e' chi vuole fare il meccanico, chi aprire un negozio di fumetti e chi un sexy shop ... vabbe', andremo a cercare un po' di opportunità di lavoro e costi su Internet e decideremo nei prossimi giorni.
Sì, decideremo più avanti perche' domani e' un giorno troppo importante...
Il Totem, dobbiamo avere un Totem!
Il giovane branco di High Hopes deve riuscire a portare a termine una prova che il Puma, visto nel mondo delle ombre, ci dirà di fare.
Il mattino successivo, dopo aver distrutto alcuni insignificanti ragnetti che cercavano di chiudere il nostro locus, incontriamo il Puma....
La prova consisterà nel riuscire a catturarlo.....
Un flash nella mente ci fa capire che il posto prescelto per la caccia il territorio dei Fieri figli della Montagna.
Io e Toumas partiamo alla volta del loro territorio mentre il valoroso Dean resterà a guardia del nostro territorio.
La ricerca del Puma e' perigliosa e irta di difficoltà....
Il mondo delle ombre ci presenta prove di inaudita severità: scalate, salti nel vuoto sopra torrenti di lava, corridoi più bui del nero ....
Ma alla fine la prova e' superata....
Il Puma sarà il nostro Totem!
Il primo grande successo per il giovane branco di High Hopes!
Scritto da pippolomazzo-fra
lunedì 21 gennaio 2008
L'enoteca Little Raven
Se andate a Denver e vi trovate a passeggiare sulla Little Raven, non potete mancare di entrare nell'omonima enoteca.
Sembra una normale enoteca ad un primo sguardo, se non fosse per un brivido di inquietudine che vi sale lungo la schiena.
Sugli scaffali compeggiano bottiglie delle migliori marche e dietro al bancone siede un ragazzotto, che risponde al nome di Mat, che vi sorride.
Passeggiando tra i ripiani non si può fare a meno di notare la precisa scelta delle luci, che lascia zone di luci e ombre così armoniche che si crede di essere in un luogo di culto.
Tutto sembra così perfetto, ma se ci entrate verso sera non potrete non notare i tre uomini nerboruti che siedono all'ultimo tavolo circolare, proprio vicino alle scale della cantina.
Il ragazzo si rivolge a loro con rispetto e li chiama Jason, Tyler e Mathias.
Se vi capita di passare sulla Little Raven non potete perdere l'occasione di conoscerli, se lo fate, non potrete mai dire in giro di avere conosciuto i proprietari dell'omonima enoteca.
Cosa c'è di così speciale vi chiederete?
Nulla, a parte il fatto che sono tre Lupi Mannari.
Sembra una normale enoteca ad un primo sguardo, se non fosse per un brivido di inquietudine che vi sale lungo la schiena.
Sugli scaffali compeggiano bottiglie delle migliori marche e dietro al bancone siede un ragazzotto, che risponde al nome di Mat, che vi sorride.
Passeggiando tra i ripiani non si può fare a meno di notare la precisa scelta delle luci, che lascia zone di luci e ombre così armoniche che si crede di essere in un luogo di culto.
Tutto sembra così perfetto, ma se ci entrate verso sera non potrete non notare i tre uomini nerboruti che siedono all'ultimo tavolo circolare, proprio vicino alle scale della cantina.
Il ragazzo si rivolge a loro con rispetto e li chiama Jason, Tyler e Mathias.
Se vi capita di passare sulla Little Raven non potete perdere l'occasione di conoscerli, se lo fate, non potrete mai dire in giro di avere conosciuto i proprietari dell'omonima enoteca.
Cosa c'è di così speciale vi chiederete?
Nulla, a parte il fatto che sono tre Lupi Mannari.
venerdì 18 gennaio 2008
Rey e Jack - Lasciare il passato
E' solo un vago brusio di fondo nei pensieri di Rey e Jack, ma è come se qualcuno li stesse salutando.
Entrambi si fermano, per concentrarsi su quel pensiero fugace.
Harry
Qualcosa gli dice che Harry è sparito.
Non sanno cosa, è irrazionale, ma è una certezza.
Harry non c'è più.
Rey ripensa alla prima volta che Harry lo ha incorciato, in casa dei suoi nonni.
Per la prima volta Rey, che a quel tempo si chiamava Daniel, vide la magia.
Jack, lui Harry non lo ha conosciuto molto, ma le poche volte che lo ha visto gli ha sempre dato un impressione di potenza e fugacità.
Adesso qualcosa dice ai due che non lo rivedranno più.
Davanti al palazzo di Theodore i due si riprendono dai loro pensieri.
L'uomo all'ingresso chiede cose desiderino e loro esprimono la volontà di vedere Theodore.
L'ufficio di Theodore è un miscuglio di Etnico e Hi-Tech, l'ufficio di uno che il mondo lo ha visto.
"Non vi aspettavo. E' una resa incondizionata o avete qualche folle idea?"
Theodore ha una punta di sofferenza nella voce, le ustioni forse bruciano più del previsto.
"Siamo venuti ad avvertirti che corri un pericolo."
I due raccontano tutto e Theodore li ascolta scettico.
Nella città grigia l'altro osserva la battaglia tra Harry e Jack.
Theodore ha una proposta per Rey e Jack.
"Mi avete fatto perdere uomini e tempo, adesso vi voglio dare la possibilità di ripagarmi, e mi dimenticherò di quello che mi avete fatto. Lavorate per me."
I due sono stupiti, questo non se lo aspettavano.
"So che non siete persone comuni, come non lo sono io, quindi invece di sprecare il vostro talento eliminandovi ho deciso di indirizzarlo in scopi utili."
Rey e Jack si guardano.
Non hanno molte scelte.
L'unico che sembrava aiutarli è scomparso, Stephen li ha lasciati, Dean, Toumas e Brian li hanno abbandonati, e in giro c'è un sosia di Jack che può farli a pezzi.
Mentre escono dal palazzo sentono che non hanno fatto un grosso errore ad andare li, quello che Theodore ha spiegato loro sembra sensato.
Forse Theodore non è il male.
Jack guarda i due biglietti aerei che ha in mano e chiede a Rey:
"Come lo troveremo?"
"Non lo so, l'unica cosa che so è che è a Parigi e che si chiama Arcer"
Entrambi si fermano, per concentrarsi su quel pensiero fugace.
Harry
Qualcosa gli dice che Harry è sparito.
Non sanno cosa, è irrazionale, ma è una certezza.
Harry non c'è più.
Rey ripensa alla prima volta che Harry lo ha incorciato, in casa dei suoi nonni.
Per la prima volta Rey, che a quel tempo si chiamava Daniel, vide la magia.
Jack, lui Harry non lo ha conosciuto molto, ma le poche volte che lo ha visto gli ha sempre dato un impressione di potenza e fugacità.
Adesso qualcosa dice ai due che non lo rivedranno più.
Davanti al palazzo di Theodore i due si riprendono dai loro pensieri.
L'uomo all'ingresso chiede cose desiderino e loro esprimono la volontà di vedere Theodore.
L'ufficio di Theodore è un miscuglio di Etnico e Hi-Tech, l'ufficio di uno che il mondo lo ha visto.
"Non vi aspettavo. E' una resa incondizionata o avete qualche folle idea?"
Theodore ha una punta di sofferenza nella voce, le ustioni forse bruciano più del previsto.
"Siamo venuti ad avvertirti che corri un pericolo."
I due raccontano tutto e Theodore li ascolta scettico.
Nella città grigia l'altro osserva la battaglia tra Harry e Jack.
Theodore ha una proposta per Rey e Jack.
"Mi avete fatto perdere uomini e tempo, adesso vi voglio dare la possibilità di ripagarmi, e mi dimenticherò di quello che mi avete fatto. Lavorate per me."
I due sono stupiti, questo non se lo aspettavano.
"So che non siete persone comuni, come non lo sono io, quindi invece di sprecare il vostro talento eliminandovi ho deciso di indirizzarlo in scopi utili."
Rey e Jack si guardano.
Non hanno molte scelte.
L'unico che sembrava aiutarli è scomparso, Stephen li ha lasciati, Dean, Toumas e Brian li hanno abbandonati, e in giro c'è un sosia di Jack che può farli a pezzi.
Mentre escono dal palazzo sentono che non hanno fatto un grosso errore ad andare li, quello che Theodore ha spiegato loro sembra sensato.
Forse Theodore non è il male.
Jack guarda i due biglietti aerei che ha in mano e chiede a Rey:
"Come lo troveremo?"
"Non lo so, l'unica cosa che so è che è a Parigi e che si chiama Arcer"
giovedì 17 gennaio 2008
Harry e Jack - Faccia a faccia
Il palazzo di vetro è a pochi metri dalla strada da cui emerge la spettrale figura che una volta era Jack.
Harry seduto su una panchina nel parco vicino al palazzo lo vede passare.
Jack
La voce nella sua mente lo turba.
Chi sei?
Risponde mentalmente Jack
"Sono qui." grida Harry e si alza in piedi.
Jack cammina lento verso di lui e sorride.
"Harry, quanto tempo."
"Troppo poco."
"Che faccia seria hai."
Vuoi sfidarmi? gli grida Jack nella mente.
"Voglio che tu te ne vada. Theodore non centra nulla."
"Non centra nulla? Come osi insultarmi!"
"Se gli fai del male, la pagheranno tutti, anche chi non centra!"
Me ne fotto!
"Allora si, ti voglio sfidare." dice Harry.
Harry sente un dolore lancinante al braccio destro, come se le ossa andassero in frantumi.
Urla.
"Non puoi neppure pensare di sfidarmi, ti posso fare a pezzi senza nemmeno toccarti."
"Ma non vincerai."
Jack ride, poi si concentra e scaglia Harry contro un albero.
"Non mi puoi sfuggire, anche se sei potente per gli umani, io non sono un umano. Anche io sfuggo alle leggi del tempo e dello spazio, non mi puoi sfuggire ne puoi evitare che io ti colpisca."
Harry si rialza da terra.
La creatura che posside il corpo di Jack e troppo forte per lui, ma forse non è troppo forte per l'altro.
Forse l'altro può sconfiggerla.
Con un estremo sforza di volontà allunga la mano e la tocca sul petto, poi entrambi svaniscono.
La città grigia è enorme e torreggiante.
Harry l'ha scelta come suo mausoleo.
Harry seduto su una panchina nel parco vicino al palazzo lo vede passare.
Jack
La voce nella sua mente lo turba.
Chi sei?
Risponde mentalmente Jack
"Sono qui." grida Harry e si alza in piedi.
Jack cammina lento verso di lui e sorride.
"Harry, quanto tempo."
"Troppo poco."
"Che faccia seria hai."
Vuoi sfidarmi? gli grida Jack nella mente.
"Voglio che tu te ne vada. Theodore non centra nulla."
"Non centra nulla? Come osi insultarmi!"
"Se gli fai del male, la pagheranno tutti, anche chi non centra!"
Me ne fotto!
"Allora si, ti voglio sfidare." dice Harry.
Harry sente un dolore lancinante al braccio destro, come se le ossa andassero in frantumi.
Urla.
"Non puoi neppure pensare di sfidarmi, ti posso fare a pezzi senza nemmeno toccarti."
"Ma non vincerai."
Jack ride, poi si concentra e scaglia Harry contro un albero.
"Non mi puoi sfuggire, anche se sei potente per gli umani, io non sono un umano. Anche io sfuggo alle leggi del tempo e dello spazio, non mi puoi sfuggire ne puoi evitare che io ti colpisca."
Harry si rialza da terra.
La creatura che posside il corpo di Jack e troppo forte per lui, ma forse non è troppo forte per l'altro.
Forse l'altro può sconfiggerla.
Con un estremo sforza di volontà allunga la mano e la tocca sul petto, poi entrambi svaniscono.
La città grigia è enorme e torreggiante.
Harry l'ha scelta come suo mausoleo.
Stephen - Uscita di Scena
Non ce la faccio, non riesco a farmene una ragione.
Le cose stanno diventando di giorno in giorno più grosse, sono fuori controllo, parliamo di cose che vanno oltre il reale, il mondo, la vita.
Me ne voglio tirare fuori, sto rischiando troppo e sto mettendo in pericolo anche la vita delle persone che mi stanno attorno.
"Me ne vado."
"Addio."
Dopo un paio di strette di mano (una delle quali non dimenticherò mai) saluto tutti augurandogli buona fortuna e augurandomi di non incontrarli mai più.
Mi rifarò una vita.
Non posso cancellare il passato ma posso affrontare il futuro senza i fantasmi del passato.
Così, mentre Jack e Rey lo guardano con occhi stupiti, Stephen esce di scena.
Scritto da Pontazza
Le cose stanno diventando di giorno in giorno più grosse, sono fuori controllo, parliamo di cose che vanno oltre il reale, il mondo, la vita.
Me ne voglio tirare fuori, sto rischiando troppo e sto mettendo in pericolo anche la vita delle persone che mi stanno attorno.
"Me ne vado."
"Addio."
Dopo un paio di strette di mano (una delle quali non dimenticherò mai) saluto tutti augurandogli buona fortuna e augurandomi di non incontrarli mai più.
Mi rifarò una vita.
Non posso cancellare il passato ma posso affrontare il futuro senza i fantasmi del passato.
Così, mentre Jack e Rey lo guardano con occhi stupiti, Stephen esce di scena.
Scritto da Pontazza
venerdì 11 gennaio 2008
Dean - Il tesoro
Il branco..l'importanza del branco..
Proteggere.
Abbiamo abbandonato i nostri compagni nelle mani dell'avverso fato, ma non sono Lupi, non ho dovere su di loro.
Thoumas e Brian hanno la priorità, e anche se non mi aggrada l'idea, sono la mia famiglia.
Ci viene affidata una missione, importante per imparare i nostri poteri celati all'interno di quel guscio umano.
Per far ciò il mondo degli spiriti è la soluzione.
Laggiù la visione degli oggetti era distorta come se il Grande pittore lassù nella notte avesse dimenticato di dipingere i contorni del mondo.
E spiriti.
Di ogni forma e potere, gli abitandi di quel luogo, fuochi fatui perenni che insediano luoghi, cose, animali e umani del nostro mondo.
Fu una notte lunga.
Non mi aspettavo accoglienze calorose, ma al di là di ogni mio dubbio mi trovavo a intraprendere il mio primo viaggio con a fianco uno spirito dalle sembianze di un Puma tutt'altro che ostile.
Pericolo.
La prima impressione fu paura oltre ogni limite. Il bosco sfumava in un luogo di Terrore, il lato oscuro dell'oscurità stessa.Creature gigantesche, lupi mannari nel loro stato più letale, ma diversi, incontrollabili, potenti come un uragano infernale e letali come la morte stessa.
Il nostro breve viaggio verso la meta designata viene interrotta da nostri coetanei che ci invitano di andarcene..'Per questa notte il bosco non è un posto sicuro..'
Colgo l'ironia.
La sera stessa nel nostro piccolo accampamento i fantasmi del passato tornano puntuali,per ghermire, e attanagliarci coi loro artigli invisibili. Ci troviamo di fronte loro. I nostri incubi.Quello che ci ha spinto ad arrivare fin qui, loro e la Disperazione.
Ha l'odore di Sam, i mio capo. Ma SOLO l'odore.
Lo affronto.
Distendo i muscoli lasciandoli immobili e rilassati come pianeti appena nati da un'esplosione cosmica.
E' malvagio,e troppo forte per combatterlo. Vuole ciò che io possiedo. Ciò a cui tengo più della mia vita.
Rifiuto.
Quando mi tocca il brivido che provo è identico al rotolarsi in una miriade di schegge di ghiaccio, mi fa rivivere momenti dolorosi, mi fa CAPIRE.
Nonostante ciò sorrido.Non può avere il mio Tesoro. La mia volontà è troppo forte e non può ottenerlo senza il mio consenso. Se ne và come era venuto..dal nulla, come un brutto sogno che mi rincorre incalzante e che scompare quando riapro gli occhi..ma lascia un forte battito di cuore e sudore come per avvisarmi che il ritorno sarà imminente..
Fu una notte lunga..molto lunga.
Scritto da Manthys
Proteggere.
Abbiamo abbandonato i nostri compagni nelle mani dell'avverso fato, ma non sono Lupi, non ho dovere su di loro.
Thoumas e Brian hanno la priorità, e anche se non mi aggrada l'idea, sono la mia famiglia.
Ci viene affidata una missione, importante per imparare i nostri poteri celati all'interno di quel guscio umano.
Per far ciò il mondo degli spiriti è la soluzione.
Laggiù la visione degli oggetti era distorta come se il Grande pittore lassù nella notte avesse dimenticato di dipingere i contorni del mondo.
E spiriti.
Di ogni forma e potere, gli abitandi di quel luogo, fuochi fatui perenni che insediano luoghi, cose, animali e umani del nostro mondo.
Fu una notte lunga.
Non mi aspettavo accoglienze calorose, ma al di là di ogni mio dubbio mi trovavo a intraprendere il mio primo viaggio con a fianco uno spirito dalle sembianze di un Puma tutt'altro che ostile.
Pericolo.
La prima impressione fu paura oltre ogni limite. Il bosco sfumava in un luogo di Terrore, il lato oscuro dell'oscurità stessa.Creature gigantesche, lupi mannari nel loro stato più letale, ma diversi, incontrollabili, potenti come un uragano infernale e letali come la morte stessa.
Il nostro breve viaggio verso la meta designata viene interrotta da nostri coetanei che ci invitano di andarcene..'Per questa notte il bosco non è un posto sicuro..'
Colgo l'ironia.
La sera stessa nel nostro piccolo accampamento i fantasmi del passato tornano puntuali,per ghermire, e attanagliarci coi loro artigli invisibili. Ci troviamo di fronte loro. I nostri incubi.Quello che ci ha spinto ad arrivare fin qui, loro e la Disperazione.
Ha l'odore di Sam, i mio capo. Ma SOLO l'odore.
Lo affronto.
Distendo i muscoli lasciandoli immobili e rilassati come pianeti appena nati da un'esplosione cosmica.
E' malvagio,e troppo forte per combatterlo. Vuole ciò che io possiedo. Ciò a cui tengo più della mia vita.
Rifiuto.
Quando mi tocca il brivido che provo è identico al rotolarsi in una miriade di schegge di ghiaccio, mi fa rivivere momenti dolorosi, mi fa CAPIRE.
Nonostante ciò sorrido.Non può avere il mio Tesoro. La mia volontà è troppo forte e non può ottenerlo senza il mio consenso. Se ne và come era venuto..dal nulla, come un brutto sogno che mi rincorre incalzante e che scompare quando riapro gli occhi..ma lascia un forte battito di cuore e sudore come per avvisarmi che il ritorno sarà imminente..
Fu una notte lunga..molto lunga.
Scritto da Manthys
mercoledì 9 gennaio 2008
Hugh - Il destino e la luna
La luna è alta nel cielo
Hugh la gurda e sente ululare...
Non è lontano
Si gira chiude la porta del capanno e va oltre...
Hugh corre nei campi dell'ombra
Come tutto sembra piccolo...
Eheheheh
Potrebbero essere le mie prede
Un altro scontro epocale nella foresta d'ombra...
"Lasciali stare" dice l'altro
"E perchè mai?" risponde Hugh
"Non sono prede per te" contiuna l'altro sempre più adirato
"eheheh, tu arrabbiato?!?! Ma piantala, tu non hai emozioni..." sogghigna Hugh
"Non cambiare discorso, per loro c'è un progetto più grande. Madre Luna ha scelto un destino importante." dice ora atono l'altro
"Lascia in cielo la Luna. Lo sappiamo benissimo entrambi. Noi siamo artefici di noi stessi, solo che non tutti ne siamo consci" dice Hugh alzandosi "e ricordati, potresti farti male..." anche se sa che non è così gli è sempre piaciuto bullarsi della sua forza. Sa che l'altro è forte, forse più forte.
"E ora dove vai?" chiede l'altro...
Hugh alza gli occhi alla luna, annusa l'aria, sorride:
"A caccia!!"
Hugh la gurda e sente ululare...
Non è lontano
Si gira chiude la porta del capanno e va oltre...
Hugh corre nei campi dell'ombra
Come tutto sembra piccolo...
Eheheheh
Potrebbero essere le mie prede
Un altro scontro epocale nella foresta d'ombra...
"Lasciali stare" dice l'altro
"E perchè mai?" risponde Hugh
"Non sono prede per te" contiuna l'altro sempre più adirato
"eheheh, tu arrabbiato?!?! Ma piantala, tu non hai emozioni..." sogghigna Hugh
"Non cambiare discorso, per loro c'è un progetto più grande. Madre Luna ha scelto un destino importante." dice ora atono l'altro
"Lascia in cielo la Luna. Lo sappiamo benissimo entrambi. Noi siamo artefici di noi stessi, solo che non tutti ne siamo consci" dice Hugh alzandosi "e ricordati, potresti farti male..." anche se sa che non è così gli è sempre piaciuto bullarsi della sua forza. Sa che l'altro è forte, forse più forte.
"E ora dove vai?" chiede l'altro...
Hugh alza gli occhi alla luna, annusa l'aria, sorride:
"A caccia!!"
Harry - Il risveglio di Jack
L'altro si accende una nuova sigaretta e si siede su una panchina, con i piedi sul piano d'appoggio e le cosce sulla sommità dello schienale.
Harry apre gli occhi, ridestato dell'acre odore del fumo.
"Così alla fine si è svegliato." dice Harry
"Già - sbuffa un anello di fumo - pare di si."
"Sai che ciò è male?"
Harry si volta verso l'altro e lo fissa negli occhi.
"Male? Chiami male questo? Sai come lo chiamo io?" ringhia l'altro
"Come?"
"Hai mai notato quanto male c'è in giro? Hai mai visto come gli uomini ogni giorno fanno a pezzi il loro mondo? Hai mi presagito la fine?"
"Ogni giorno" risponde Harry
"Bhe, Anche io"
L'altro si alza, in piedi sulla panchina e guarda lontano.
Getta a terra la sigaretta, mezza fumata e mezza no, come un pensiero incompiuto.
"Come la chiami?" incalza Harry
"Io vedo le cose che verranno, vedo la fine della tua vita, Harry."
"Anche io."
"Combatterai contro di lui?" chiede l'altro con una punta di paura nella voce.
"Si" risponde Harry
"Così morirai."
"Lo so, l'ho visto."
"Ma allora perche lo fai?"
Harry ride, con quella risata di sui solo i bambini sono capaci.
Cammina lento veso la panchina, si solleva a fianco dell'altro.
"Hai detto che vedi il male in giro, hai detto che gli uomini fanno a pezzi il loro mondo ogni giorno. Bhe, io non sono un uomo, per questo lo faccio."
L'altro guarda Harry, poi si siede di nuovo ed Harry lo copia.
"Vorrei fumare" dice Harry.
L'altro estrae il pacchetto e col pollice fa saltare fuori l'ultima sigaretta.
"E' l'ultima." dice
"Si, non ne avrai più bisogno."
L'altro guarda ancora nel tempo e vede che per lui non ci sarà un nuovo tramonto.
"Ho paura." dice mentre passa la sigaretta a Harry
"Anche io - risponde Harry - anche io."
Harry apre gli occhi, ridestato dell'acre odore del fumo.
"Così alla fine si è svegliato." dice Harry
"Già - sbuffa un anello di fumo - pare di si."
"Sai che ciò è male?"
Harry si volta verso l'altro e lo fissa negli occhi.
"Male? Chiami male questo? Sai come lo chiamo io?" ringhia l'altro
"Come?"
"Hai mai notato quanto male c'è in giro? Hai mai visto come gli uomini ogni giorno fanno a pezzi il loro mondo? Hai mi presagito la fine?"
"Ogni giorno" risponde Harry
"Bhe, Anche io"
L'altro si alza, in piedi sulla panchina e guarda lontano.
Getta a terra la sigaretta, mezza fumata e mezza no, come un pensiero incompiuto.
"Come la chiami?" incalza Harry
"Io vedo le cose che verranno, vedo la fine della tua vita, Harry."
"Anche io."
"Combatterai contro di lui?" chiede l'altro con una punta di paura nella voce.
"Si" risponde Harry
"Così morirai."
"Lo so, l'ho visto."
"Ma allora perche lo fai?"
Harry ride, con quella risata di sui solo i bambini sono capaci.
Cammina lento veso la panchina, si solleva a fianco dell'altro.
"Hai detto che vedi il male in giro, hai detto che gli uomini fanno a pezzi il loro mondo ogni giorno. Bhe, io non sono un uomo, per questo lo faccio."
L'altro guarda Harry, poi si siede di nuovo ed Harry lo copia.
"Vorrei fumare" dice Harry.
L'altro estrae il pacchetto e col pollice fa saltare fuori l'ultima sigaretta.
"E' l'ultima." dice
"Si, non ne avrai più bisogno."
L'altro guarda ancora nel tempo e vede che per lui non ci sarà un nuovo tramonto.
"Ho paura." dice mentre passa la sigaretta a Harry
"Anche io - risponde Harry - anche io."
Rotture
Nell'oscurità della mente di Jack appare una luce.
La luce brilla rossa e viva, come un fuoco.
Lasciami uscire
Jack cammina lungo la strada e guarda l'altro se stesso, al suo fianco.
Lasciami uscire
Chi sei? si chiede Jack nella mente
Sono la tua unica salvezza, sono il potere che hai perduto
Jack si ferma un'attimo, il dolore alla testa brucia.
Stringe i denti per resistere al dolore, si concentra sui suoi ricordi, ma li vede sfumare
Dove va la mia vita?
Via Jack, non è più tua, tu sei l'altro
L'altro chi?
Quello che ti cammina a fianco.
Questo corpo è mio, la mente è mia...
Questo corpo lo prendo io.
"No, non voglio" sussurra Jack
Rey e Jack lo guardano.
"Cosa c'è che non va?" chiede Rey
"Niente, solo..."
Lasciami uscire e sarai salvo, niente più tradimenti, niente più dolore.
Solo il caldo potere e la salvezza.
Sai un dio.
Rey batte una pacca sulla spalla di Jack.
Vedi? se ne va ancora e tu sei solo e debole.
Theodore ti troverà e ti ucciderà.
E poi la farà pagare ai tuoi nonni, moriranno, come hanno fatto i tuoi genitori.
E tu non potrei fare nulla... sei debole...
Solo io posso salvarti!
Lasciami Uscire
Jack sente qualcosa rompersi dentro.
Va bene, esci.
Quello che un tempo era Jack sorride e blocca il braccio a Rey.
Poi sente il potere scorrere dentro di lui,lo sente ribollire, vuole uscire fuori.
Vuole provarlo, è una sensazione incredibile.
Deve essere così essere Dio
Si amico, è proprio così.
La luce brilla rossa e viva, come un fuoco.
Lasciami uscire
Jack cammina lungo la strada e guarda l'altro se stesso, al suo fianco.
Lasciami uscire
Chi sei? si chiede Jack nella mente
Sono la tua unica salvezza, sono il potere che hai perduto
Jack si ferma un'attimo, il dolore alla testa brucia.
Stringe i denti per resistere al dolore, si concentra sui suoi ricordi, ma li vede sfumare
Dove va la mia vita?
Via Jack, non è più tua, tu sei l'altro
L'altro chi?
Quello che ti cammina a fianco.
Questo corpo è mio, la mente è mia...
Questo corpo lo prendo io.
"No, non voglio" sussurra Jack
Rey e Jack lo guardano.
"Cosa c'è che non va?" chiede Rey
"Niente, solo..."
Lasciami uscire e sarai salvo, niente più tradimenti, niente più dolore.
Solo il caldo potere e la salvezza.
Sai un dio.
Rey batte una pacca sulla spalla di Jack.
Vedi? se ne va ancora e tu sei solo e debole.
Theodore ti troverà e ti ucciderà.
E poi la farà pagare ai tuoi nonni, moriranno, come hanno fatto i tuoi genitori.
E tu non potrei fare nulla... sei debole...
Solo io posso salvarti!
Lasciami Uscire
Jack sente qualcosa rompersi dentro.
Va bene, esci.
Quello che un tempo era Jack sorride e blocca il braccio a Rey.
Poi sente il potere scorrere dentro di lui,lo sente ribollire, vuole uscire fuori.
Vuole provarlo, è una sensazione incredibile.
Deve essere così essere Dio
Si amico, è proprio così.
Rey - La verità su Jack
Ancora una volta Harry. Salta sempre fuori nei momenti più improbabili.
Adesso dobbiamo pensare al corpo di Jack. Poi parleremo con lui...
"Idakar, è morto... non c'è più nulla da fare. Cerchiamo almeno di dargli degna sepoltura."
...ma chi è quel tipo... un momento ma è Jack!!! Ci sono 2 Jack!!!!
Il corpo del Jack che abbiamo tra le mani ha un sussulto, un colpo di tosse... ed è in piedi!
Ma che cazzo succede???
L'unico a non esserne sorpreso è Harry.
La solo cosa che dice è che è strano che siano 7778 e non 7777 come doveva essere.
Poi cominciano a raccontare una strana storia. Parlano di una città grigia, di una creatura eterna che ha donato 10 anni dei suoi a Jack perché lui le recuperasse un oggetto. In cambio di questo favore lei gli avrebbe dato altri 50 anni di vita.
Mentre descrive l'oggetto mi balena nella mente un immagina... ma certo è lo strano cubo che possedeva Toumas... il barista sfigato di quella topaia a New Home... il bastardo che per 2 volte mi ha sparato nelle gambe e per di più senzamotivo...
Il racconto di Jack prosegue...
Poi Harry dice che l'orologio è la chiave di tutto. Che l'orologio può contrastare il potere di Theodore.
Jaks si guardano stupiti... a quanto pare hanno perso i loro poteri... e anche Idakar.
Qualcuno ipotizza che per riavere i poteri dobbiamo recuperare l'orologio.
Harry dice solo che i 2 Jack non dovevano incontrarsi e che è a causa di questo che tutti noi abbiamo perso i poteri.
Come un alito di vento in una calda giornata Harry sparisce e così ci ritroviamo noi 4... e non sappiamo cosa fare.
Mentre si discute sul dove andare a trascorrere la notte, come per magia, la casa torna integra!
L'edificio che fino a una attimo prima era distrutto dalle fiamme si ergeva nuovamente in tutto il suo... fetore...
Decidiamo di entrare nella casa.
Qui delle strane creature ci bloccano. Non vogliono farci del male, vogliono solo tenerci lì.
Sembrano che percepiscano le nostre intenzioni, che ci leggono nella mente.
Mentre cerchiamo di capire come eluderle arriva il nuovo giorno e i raggi dell'alba spazzano via le creature come l'acqua fredda in faccia cancella i sogni...
Siamo ancora lì, sul prato, a decidere cosa fare.
Idakar, tanto per cambiare, decide di fuggire.
Io e i Jacks decidiamo di andare da Theodore per recuperare l'orologio.
Mentre camminiamo, per due volte, mi sento chiamare ma... non c'è nessuno. Qualcuno sta cercando di comunicare con me mentalmente.
Poi, da un vicolo, mi arriva addosso una lattina. Ancora un volta nessuno.
Decidiamo di dividerci.
Io mi fermerò qui per capire chi mi sta cercando.
Fissiamo un luogo dove trovarci coi 2 Jack.
Al momento di salutarci, do una pacca sulle spalle ai due ma... che cazzo fai... uno dei due mi appoggia una mano sul petto e mi ritrovo col culo perterra, con un gran dolore al torace a 50 metri di distanza.
Ho una strana sensazione... dentro di me qualcosa si è spezzato e non sono le mie costole. E' qualcosa di intimo, è un pò come quando finisce un amore...
Sento come un vuoto.
Un vuoto dentro.
Scritto da Mercurio2007
Adesso dobbiamo pensare al corpo di Jack. Poi parleremo con lui...
"Idakar, è morto... non c'è più nulla da fare. Cerchiamo almeno di dargli degna sepoltura."
...ma chi è quel tipo... un momento ma è Jack!!! Ci sono 2 Jack!!!!
Il corpo del Jack che abbiamo tra le mani ha un sussulto, un colpo di tosse... ed è in piedi!
Ma che cazzo succede???
L'unico a non esserne sorpreso è Harry.
La solo cosa che dice è che è strano che siano 7778 e non 7777 come doveva essere.
Poi cominciano a raccontare una strana storia. Parlano di una città grigia, di una creatura eterna che ha donato 10 anni dei suoi a Jack perché lui le recuperasse un oggetto. In cambio di questo favore lei gli avrebbe dato altri 50 anni di vita.
Mentre descrive l'oggetto mi balena nella mente un immagina... ma certo è lo strano cubo che possedeva Toumas... il barista sfigato di quella topaia a New Home... il bastardo che per 2 volte mi ha sparato nelle gambe e per di più senzamotivo...
Il racconto di Jack prosegue...
Poi Harry dice che l'orologio è la chiave di tutto. Che l'orologio può contrastare il potere di Theodore.
Jaks si guardano stupiti... a quanto pare hanno perso i loro poteri... e anche Idakar.
Qualcuno ipotizza che per riavere i poteri dobbiamo recuperare l'orologio.
Harry dice solo che i 2 Jack non dovevano incontrarsi e che è a causa di questo che tutti noi abbiamo perso i poteri.
Come un alito di vento in una calda giornata Harry sparisce e così ci ritroviamo noi 4... e non sappiamo cosa fare.
Mentre si discute sul dove andare a trascorrere la notte, come per magia, la casa torna integra!
L'edificio che fino a una attimo prima era distrutto dalle fiamme si ergeva nuovamente in tutto il suo... fetore...
Decidiamo di entrare nella casa.
Qui delle strane creature ci bloccano. Non vogliono farci del male, vogliono solo tenerci lì.
Sembrano che percepiscano le nostre intenzioni, che ci leggono nella mente.
Mentre cerchiamo di capire come eluderle arriva il nuovo giorno e i raggi dell'alba spazzano via le creature come l'acqua fredda in faccia cancella i sogni...
Siamo ancora lì, sul prato, a decidere cosa fare.
Idakar, tanto per cambiare, decide di fuggire.
Io e i Jacks decidiamo di andare da Theodore per recuperare l'orologio.
Mentre camminiamo, per due volte, mi sento chiamare ma... non c'è nessuno. Qualcuno sta cercando di comunicare con me mentalmente.
Poi, da un vicolo, mi arriva addosso una lattina. Ancora un volta nessuno.
Decidiamo di dividerci.
Io mi fermerò qui per capire chi mi sta cercando.
Fissiamo un luogo dove trovarci coi 2 Jack.
Al momento di salutarci, do una pacca sulle spalle ai due ma... che cazzo fai... uno dei due mi appoggia una mano sul petto e mi ritrovo col culo perterra, con un gran dolore al torace a 50 metri di distanza.
Ho una strana sensazione... dentro di me qualcosa si è spezzato e non sono le mie costole. E' qualcosa di intimo, è un pò come quando finisce un amore...
Sento come un vuoto.
Un vuoto dentro.
Scritto da Mercurio2007
lunedì 7 gennaio 2008
Harry - Guide e Destini
L'altro tira un'altra boccata di fumo, poi fa due passi verso l'incandio.
"Dove vai?" chiede Harry
"Da loro." risponde e butta a terra la cicca.
La calpesta, poi procede.
"Che gli dirai?" incalza Harry
"Quello che devono sapere."
"Così faranno ciò che tu vuoi, non ciò che sentono."
"E non lo hanno sempre fatto? Non li ho sempre guidati?"
"Hanno un diverso destino"
"Io decido il loro destino." l'altro guarda Harry, con occhi cattivi.
"Tu non sei Dio."
"Ma ci vado molto vicino."
Harry ride, sa che l'altro è molto forte, forse più di lui.
"Fa cio chè vuoi."
"L'ho sempre fatto, e non ti ho mai chiesto nulla."
L'altro cammina verso i tre, si ferma sotto un lampione.
Li osserva.
Come sono sperduti, senza poteri, con grandi nemici.
Persi.
"Non sarete mai liberi" righia guardandoli
"Io decido il vostro destino, io sono la vostra guida."
Poi si volta Harry è sparito, è andato oltre.
Si concentra su Harry, sonda lo spazio e il tempo per cercarlo.
Lo trova.
"Che ci fai li?" si domanda
Poi i tre lo vedono e lui perde il contatto con Harry.
Si accende una sigaretta e sorride.
"Dove vai?" chiede Harry
"Da loro." risponde e butta a terra la cicca.
La calpesta, poi procede.
"Che gli dirai?" incalza Harry
"Quello che devono sapere."
"Così faranno ciò che tu vuoi, non ciò che sentono."
"E non lo hanno sempre fatto? Non li ho sempre guidati?"
"Hanno un diverso destino"
"Io decido il loro destino." l'altro guarda Harry, con occhi cattivi.
"Tu non sei Dio."
"Ma ci vado molto vicino."
Harry ride, sa che l'altro è molto forte, forse più di lui.
"Fa cio chè vuoi."
"L'ho sempre fatto, e non ti ho mai chiesto nulla."
L'altro cammina verso i tre, si ferma sotto un lampione.
Li osserva.
Come sono sperduti, senza poteri, con grandi nemici.
Persi.
"Non sarete mai liberi" righia guardandoli
"Io decido il vostro destino, io sono la vostra guida."
Poi si volta Harry è sparito, è andato oltre.
Si concentra su Harry, sonda lo spazio e il tempo per cercarlo.
Lo trova.
"Che ci fai li?" si domanda
Poi i tre lo vedono e lui perde il contatto con Harry.
Si accende una sigaretta e sorride.
Jack - Due me
arrivo in stazione.... è notte, tra le mani stringo due pezzi d'argento che Pablo mi ha dato per tornare a casa.... prendo un biglietto per tornare, prendo un biglietto.....
la data..... è di alcun mesi prima di quando sono morto la prima volta.... sono tornato indietro ancora.... non mi stupisco..... ma mi balena in mente un pensiero, so cosa accadrà in futuro e so come fare per manipolare il futuro in modo che quanto deve accadere accada.... scene che ho visto e vissuto mi si palesano in mente..... il capanno, la voce che avevo sentito, i proiettili che si sono fermati a mezz'aria..... mio Dio ero stato io io, ero??? sono??? sarò io??? sarò io a fermarli, sarò io che parlerò nella mia mente.....o Dio....
quello che segue è facile immaginalo..... fermo i proiettili, mi parlo nella mente, e vedo una figura, un uomo che da fuoco al capnno, dalle sue mani fuoriesce del fuoco che brucia tutto e quell'uomo io lo conosco si è proprio lui, se pur più vecchio e proprio lui.......
tutto brucia, tutto il capanno brucia,non resto certo ha chiedermi il perche, anche perche lo so già.....
ora vedo la mia prima volta, so che non devo intervenire, so che non posso intervenire, tutto è iniziato da qui, tutti i miei poteri hanno avuto inizio con quello sparo....BANG.... un corpo inerme cade a terra, un corpo privo di vita cade al suolo, è il mio corpo che vedo cader al suolo, un jack del passato che cade al suolo, da li è iniziato il tutto....
sento una voce, mi chiama, mi volto, e stupito vedo una figura enorme che non vedevo da tempo, un gigante che mi aveva affidato un oggetto... l'orologio che viene caricato con il corpo di jack in machina, ecco dove lo perso.....
mi rimprovera di averlo perso.... ma rimprovera di non averlo custodito, mi rimprovera di aver perso l'oggetto che è in grado di fermare il potere di Theodore ... rabbrividisco al suono di quel nome.... guardo il gigante......sparito......
mi rimprovero di averlo perso e so che devo recuperarlo....
mi volto e come in un vortice quello che osservo cambia..... muta..... si trasforma......
Dove sono? cosa è questo che mi vortica attorno?
Pinnacoli alti chilometri, volte di metallo e vetro.
Un uomo, non è un uomo, sono io? non sono io?
Ha un occhio in fronte... ilterzo occhio.
Il suo volto è vecchio, è stanco, è malato.
Ha una catena che gli esce dalla schiena, solo che è spezzata.
Sorride, i suoi denti sono si metallo affilato, sono lame.
I suoi occhio sono tizzoni ardenti, sono fuochi che bruciano.
L'uomo mi guarda dentro, mi cerca nella mente, i ricordi, i pensieri.
"Sei me?" chiedo
"SEI ME?" urlo
L'uomo parla, la sua voce parla ogni lingua, contemporaneamente.
"Io sono la fine di tutto, sono il figlio che divora il padre, sono il futuro, sono dove non vedi oltre."
Poi si volta la, la catena spezzata sbatacchia.
Solleva la mano destra, regge un cubo di metallo dorato.
Poi diventa luce, e sparisce.
Ora sono sul prato davanti a una casa che brucia..... un incendio.... ove sono morto la seconda volta....... due uomini sorgono dalle lamiere e dai legni che ancora ardono...... trascinano un corpo privo di vita, privo di battito.... trascinano il mio corpo.... morto, lo depongono sul prato, non respira, mi avvicino,..... REY e IDAKAR, strabuzzan o gli occhi, 2 jack, uno morto senza battito e una in piedi davanti a loro........
CHOFFF choffff chofffff, tossisco, o meglio l'altro me tossisce, ma non era morto??? si sveglia..... e si alza.... ho di fronte a me me stesso che fino a un attimo fa non aveva battito....... un attimo..... un momento..... neanche io.... nemmeno io ho battito.........
Scritto da Jey86 e Myur
la data..... è di alcun mesi prima di quando sono morto la prima volta.... sono tornato indietro ancora.... non mi stupisco..... ma mi balena in mente un pensiero, so cosa accadrà in futuro e so come fare per manipolare il futuro in modo che quanto deve accadere accada.... scene che ho visto e vissuto mi si palesano in mente..... il capanno, la voce che avevo sentito, i proiettili che si sono fermati a mezz'aria..... mio Dio ero stato io io, ero??? sono??? sarò io??? sarò io a fermarli, sarò io che parlerò nella mia mente.....o Dio....
quello che segue è facile immaginalo..... fermo i proiettili, mi parlo nella mente, e vedo una figura, un uomo che da fuoco al capnno, dalle sue mani fuoriesce del fuoco che brucia tutto e quell'uomo io lo conosco si è proprio lui, se pur più vecchio e proprio lui.......
tutto brucia, tutto il capanno brucia,non resto certo ha chiedermi il perche, anche perche lo so già.....
ora vedo la mia prima volta, so che non devo intervenire, so che non posso intervenire, tutto è iniziato da qui, tutti i miei poteri hanno avuto inizio con quello sparo....BANG.... un corpo inerme cade a terra, un corpo privo di vita cade al suolo, è il mio corpo che vedo cader al suolo, un jack del passato che cade al suolo, da li è iniziato il tutto....
sento una voce, mi chiama, mi volto, e stupito vedo una figura enorme che non vedevo da tempo, un gigante che mi aveva affidato un oggetto... l'orologio che viene caricato con il corpo di jack in machina, ecco dove lo perso.....
mi rimprovera di averlo perso.... ma rimprovera di non averlo custodito, mi rimprovera di aver perso l'oggetto che è in grado di fermare il potere di Theodore ... rabbrividisco al suono di quel nome.... guardo il gigante......sparito......
mi rimprovero di averlo perso e so che devo recuperarlo....
mi volto e come in un vortice quello che osservo cambia..... muta..... si trasforma......
Dove sono? cosa è questo che mi vortica attorno?
Pinnacoli alti chilometri, volte di metallo e vetro.
Un uomo, non è un uomo, sono io? non sono io?
Ha un occhio in fronte... ilterzo occhio.
Il suo volto è vecchio, è stanco, è malato.
Ha una catena che gli esce dalla schiena, solo che è spezzata.
Sorride, i suoi denti sono si metallo affilato, sono lame.
I suoi occhio sono tizzoni ardenti, sono fuochi che bruciano.
L'uomo mi guarda dentro, mi cerca nella mente, i ricordi, i pensieri.
"Sei me?" chiedo
"SEI ME?" urlo
L'uomo parla, la sua voce parla ogni lingua, contemporaneamente.
"Io sono la fine di tutto, sono il figlio che divora il padre, sono il futuro, sono dove non vedi oltre."
Poi si volta la, la catena spezzata sbatacchia.
Solleva la mano destra, regge un cubo di metallo dorato.
Poi diventa luce, e sparisce.
Ora sono sul prato davanti a una casa che brucia..... un incendio.... ove sono morto la seconda volta....... due uomini sorgono dalle lamiere e dai legni che ancora ardono...... trascinano un corpo privo di vita, privo di battito.... trascinano il mio corpo.... morto, lo depongono sul prato, non respira, mi avvicino,..... REY e IDAKAR, strabuzzan o gli occhi, 2 jack, uno morto senza battito e una in piedi davanti a loro........
CHOFFF choffff chofffff, tossisco, o meglio l'altro me tossisce, ma non era morto??? si sveglia..... e si alza.... ho di fronte a me me stesso che fino a un attimo fa non aveva battito....... un attimo..... un momento..... neanche io.... nemmeno io ho battito.........
Scritto da Jey86 e Myur
Jack - Rinascita
mi riprendo dopo non so quanto tempo.... ciondolo... sto ciondolando....
sono a dorso d'asino... e ciondolo, troppo debole per capire troppo caldo per volerlo fare..... mi lascio trasportare per un pò, intento osservo.... osservo....
vedo che chi conduce l'asino, è un ometto dall'aria pitoresca... sembra un messicano... un minatore giudicando i suoi utensili...
"Salve"... scendendo dall'asino....
mi risponde in messicano.... utile poter parlare tutte le ling......
un cazzo.... non reisco più..... non posso più.
solo l'inglese riesco ha pronunciare, solo la mia lingua....
il messicano mi parla ma non capisco, provo con l'inglese....
lui in una lingua mista tenta di rispondermi...
"salve, cosa fai qui?"
"mi sono perduto, facevo parte di una carovana e devo essermi perso"
mento, cosa posso dirgli.
mi guarda storto, intuisco la sua perplessità.
poi quasi assecondandomi mi fa altre domande, chi sono da dove vengo, perchè sono li.... rispondo...mento.....!!!
Qualche tempo dopo arriviamo ad una casupola, nel mentre ho fatto conoscenza con (non ricordo il nome), mi ha spiegato che è un minatore, e sta lavorando per poter finalmente coronare il suo sogno di sposare la sua amata....
Per un giorno resto con lui e in cambio di vitto e alloggio aiuto (..........) in miniera.... per ora non posso fare altro.....
oggi è successa una cosa strana, eravamo in miniera, e ad un tratto un crollo improvviso rischiava di stroncare la vita di Pablo, l'unica mia compagnia, l'unico che mi ha aiutato, l'unico al quale ora sono riconoscente.
e poi è successo.....
.. in un istante ho pensato, e la volta non è crollata.... la volta è rimasta su..... giusto il tempo perchè Pablo uscisse indenne dal crollo...
ora mi guarda ancora più dubbioso.
Ora mi fissa ancora incredulo delle cose che ho detto, ora mi fissa aspettando che gli dica, "si sono stato io a fermare il crollo, si io ti ho salvato, si io non ho permesso che tu oggi morissi...."
come faccio a dirglielo.....
nego il tutto.
Mi porta in un luogo strano, un canion, impossibile scendere....
mi dice che prima di fare il minatore, lui era un pastore, un uomo di fede, un uomo di DIO..... ma ora vuole sposarsi e coronare il suo sogno, o meglio fino ad oggi lo voleva, ma dopo il mio intervento non è più così sicuro, e inizia la discesa, scende in quella gola..... scende in quella trappola mortale, solo per recuperare il suo libro delle preghiere che qualche tempo prima aveva gettato proprio li.....
Pablo torna indietro, torma su non puoì frcela e poi sta scendendo la notte.....non mi ascolta, continua la sua discesa.... stupido pazzo.....
fisso il breviario.... vediamo se... lo rifaccio..... ricomincio a pensare, e penso proprio al breviario, lo penso muovere, e il breviario si muove.....in un attimo è nelle mie mani... o mio Dio questo è il mio nuovo potere? questo è quello che ora posso fare..... penso a Pablo penso che non deve più scendere, penso che pra può tornare su.... mi volto, lui mi fissa, come se lo avessi chimato, come se avessi invocatol sua presenza, come se il mio pensiero avesse toccato il suo e lui ora mi fissa.... lo esorto a risalire..... demorde dalla sua impresa, anche perche il breviario dice che è sparito e non lo vede più....
Rientriamo in casa, Pablo è sconsolato per aver perso tutto, per aver perso le sue speranze, per aver perso il suo libro..... non mi ascolta, si addormenta, io nel mentre soppeso il mio ritrovato.... penso a Pablo e scrivo una frase nella prima pagina. poi ad un tratto mi accorgo che mi sta fissando.....
Pablo mi sta fissando.... io ho pensato a lui e lui ora m sta fissando...
dove l'hai preso mi chiede..... indicando i suo breviario che tengo tra le mani.....
gli e lo porgo e :"ora è tornato da te, non chiedermi come, l'importante è che ora è tornato da te..... adesso sta a te decidere se tornare a fare il prete, o continuare a scavare per il tuo amore...."
si alza, mi dice che ora preghera, pregherà per me, pregherà per lui, pregherà per il suo amore e forse un giorno se Dio lo vorrà ci riincontreremo....esce e scompare nella notte....
Scritto da Jey86
sono a dorso d'asino... e ciondolo, troppo debole per capire troppo caldo per volerlo fare..... mi lascio trasportare per un pò, intento osservo.... osservo....
vedo che chi conduce l'asino, è un ometto dall'aria pitoresca... sembra un messicano... un minatore giudicando i suoi utensili...
"Salve"... scendendo dall'asino....
mi risponde in messicano.... utile poter parlare tutte le ling......
un cazzo.... non reisco più..... non posso più.
solo l'inglese riesco ha pronunciare, solo la mia lingua....
il messicano mi parla ma non capisco, provo con l'inglese....
lui in una lingua mista tenta di rispondermi...
"salve, cosa fai qui?"
"mi sono perduto, facevo parte di una carovana e devo essermi perso"
mento, cosa posso dirgli.
mi guarda storto, intuisco la sua perplessità.
poi quasi assecondandomi mi fa altre domande, chi sono da dove vengo, perchè sono li.... rispondo...mento.....!!!
Qualche tempo dopo arriviamo ad una casupola, nel mentre ho fatto conoscenza con (non ricordo il nome), mi ha spiegato che è un minatore, e sta lavorando per poter finalmente coronare il suo sogno di sposare la sua amata....
Per un giorno resto con lui e in cambio di vitto e alloggio aiuto (..........) in miniera.... per ora non posso fare altro.....
oggi è successa una cosa strana, eravamo in miniera, e ad un tratto un crollo improvviso rischiava di stroncare la vita di Pablo, l'unica mia compagnia, l'unico che mi ha aiutato, l'unico al quale ora sono riconoscente.
e poi è successo.....
.. in un istante ho pensato, e la volta non è crollata.... la volta è rimasta su..... giusto il tempo perchè Pablo uscisse indenne dal crollo...
ora mi guarda ancora più dubbioso.
Ora mi fissa ancora incredulo delle cose che ho detto, ora mi fissa aspettando che gli dica, "si sono stato io a fermare il crollo, si io ti ho salvato, si io non ho permesso che tu oggi morissi...."
come faccio a dirglielo.....
nego il tutto.
Mi porta in un luogo strano, un canion, impossibile scendere....
mi dice che prima di fare il minatore, lui era un pastore, un uomo di fede, un uomo di DIO..... ma ora vuole sposarsi e coronare il suo sogno, o meglio fino ad oggi lo voleva, ma dopo il mio intervento non è più così sicuro, e inizia la discesa, scende in quella gola..... scende in quella trappola mortale, solo per recuperare il suo libro delle preghiere che qualche tempo prima aveva gettato proprio li.....
Pablo torna indietro, torma su non puoì frcela e poi sta scendendo la notte.....non mi ascolta, continua la sua discesa.... stupido pazzo.....
fisso il breviario.... vediamo se... lo rifaccio..... ricomincio a pensare, e penso proprio al breviario, lo penso muovere, e il breviario si muove.....in un attimo è nelle mie mani... o mio Dio questo è il mio nuovo potere? questo è quello che ora posso fare..... penso a Pablo penso che non deve più scendere, penso che pra può tornare su.... mi volto, lui mi fissa, come se lo avessi chimato, come se avessi invocatol sua presenza, come se il mio pensiero avesse toccato il suo e lui ora mi fissa.... lo esorto a risalire..... demorde dalla sua impresa, anche perche il breviario dice che è sparito e non lo vede più....
Rientriamo in casa, Pablo è sconsolato per aver perso tutto, per aver perso le sue speranze, per aver perso il suo libro..... non mi ascolta, si addormenta, io nel mentre soppeso il mio ritrovato.... penso a Pablo e scrivo una frase nella prima pagina. poi ad un tratto mi accorgo che mi sta fissando.....
Pablo mi sta fissando.... io ho pensato a lui e lui ora m sta fissando...
dove l'hai preso mi chiede..... indicando i suo breviario che tengo tra le mani.....
gli e lo porgo e :"ora è tornato da te, non chiedermi come, l'importante è che ora è tornato da te..... adesso sta a te decidere se tornare a fare il prete, o continuare a scavare per il tuo amore...."
si alza, mi dice che ora preghera, pregherà per me, pregherà per lui, pregherà per il suo amore e forse un giorno se Dio lo vorrà ci riincontreremo....esce e scompare nella notte....
Scritto da Jey86
domenica 6 gennaio 2008
Brian - Esperienze: la prima prova
Dopo aver corso a perdifiato attraverso boschi e radure, io e i miei 2 compagni di viaggio - Toumas e Dean - raggiungiamo l'agognata quercia.
Lì incontriamo uno quei saggi lupi appartenenti ai fieri figli della montagna, il quale mi invita a seguirlo .... pare ci sia qualcuno di molto potente che ha espresso il desiderio di parlarmi....
Mi indica una strada da seguire, la percorro e arrivo in una radura dove c' un casolare...
ecco il mio punto di arrivo.
L' incontro una persona che avevo visto mesi addietro, un amico di Dean.
Questa volta, però, ha un'aria diversa, più seria e meno stralunata e pazza della volta precedente.
Mi dice che mi insegnerà alcune cose, ma che dovrò seguire alcune regole, tra cui il non uscire la sera da questa capanna.
La prima prova che mi chiede di fare di recuperare un bastone in una grotta.
Raggiungo la grotta ma del bastone non v'e' traccia.
Concentrandomi però riesco a sentirlo, e' come se fosse nascosto in una dimensione parallela.
Raggiungo la quercia e, per la priuma volta nella mia vita, riesco a passare nel mondo degli spiriti.
Una sensazione stranissima.
Ci sono spiriti che aleggiano ovunque, alcuni piccoli, altri enormi e potenti (ad esempio lo spirito della notte che aleggia nel cielo).
Lì trovo un puma: mi osserva e non sembra ostile, mi affianca per tutto il viaggio dalla quercia fino alla caverna.
Il viaggio molto più lungo rispetto a quello fatto nel mondo reale.
Incontro anche due enormi lupi neri che lottano tra loro... il puma mi suggerisce di andarcene, lo ascolto, fiducioso del fatto che il puma mi sia amico.
Recupero il bastone, ritorno alla quercia e ripasso nel mondo reale.
Scritto da pippolomazzo-fra
Lì incontriamo uno quei saggi lupi appartenenti ai fieri figli della montagna, il quale mi invita a seguirlo .... pare ci sia qualcuno di molto potente che ha espresso il desiderio di parlarmi....
Mi indica una strada da seguire, la percorro e arrivo in una radura dove c' un casolare...
ecco il mio punto di arrivo.
L' incontro una persona che avevo visto mesi addietro, un amico di Dean.
Questa volta, però, ha un'aria diversa, più seria e meno stralunata e pazza della volta precedente.
Mi dice che mi insegnerà alcune cose, ma che dovrò seguire alcune regole, tra cui il non uscire la sera da questa capanna.
La prima prova che mi chiede di fare di recuperare un bastone in una grotta.
Raggiungo la grotta ma del bastone non v'e' traccia.
Concentrandomi però riesco a sentirlo, e' come se fosse nascosto in una dimensione parallela.
Raggiungo la quercia e, per la priuma volta nella mia vita, riesco a passare nel mondo degli spiriti.
Una sensazione stranissima.
Ci sono spiriti che aleggiano ovunque, alcuni piccoli, altri enormi e potenti (ad esempio lo spirito della notte che aleggia nel cielo).
Lì trovo un puma: mi osserva e non sembra ostile, mi affianca per tutto il viaggio dalla quercia fino alla caverna.
Il viaggio molto più lungo rispetto a quello fatto nel mondo reale.
Incontro anche due enormi lupi neri che lottano tra loro... il puma mi suggerisce di andarcene, lo ascolto, fiducioso del fatto che il puma mi sia amico.
Recupero il bastone, ritorno alla quercia e ripasso nel mondo reale.
Scritto da pippolomazzo-fra
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